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“All’interno del Decreto Aiuti è stato inserito un fondo per ristorare le imprese che hanno subito dei danni economici in conseguenza allo scoppio della guerra in Ucraina. L’accesso a questo fondo da parte del settore moda, tuttavia, è reso particolarmente ostico a causa della presenza di alcuni paletti”. Lo dichiara in una nota la deputata marchigiana di Fratelli d’Italia Lucia Albano, a margine del webinar organizzato da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo dedicato al comparto moda.
“Nello specifico, una delle condizioni di accesso ai sostegni è aver sostenuto un costo di acquisto delle materie prime maggiorato del 30% negli ultimi tre mesi. Un fattore temporale che mal si concilia con il comparto della moda, dal momento che l’acquisto delle materie prima avviene con una cadenza almeno semestrale per favorire la creazione di collezioni stagionali – spiega – in più, oltre alle misure tampone previste dal Decreto Aiuti, è necessario pensare a delle soluzioni strutturali e di lunga durata: la ricerca di mercati di sbocco alternativi e l’istituzione di una ZES.  Chiediamo quindi che il governo tenga in considerazione le esigenze di questa filiera economica che, nelle Marche soprattutto, è di primaria importanza”, conclude.

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