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“Oggi la Commissione europea ha intimato all’Italia di provvedere ad istituire immediatamente una zona infetta in relazione alla Peste Suina Africana, che comprenda varie aree del Comune di Roma. La decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue di oggi ed indica nel dettaglio le zone dell’area di Roma interessate. L’Italia deve provvedere affinché non siano autorizzati i movimenti di partite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi”. Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia- Ecr Sergio Berlato, componente della commissione Envi del Parlamento europeo e presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale. “Dall’inizio del mio mandato come parlamentare europeo ho più volte segnalato alle Istituzioni comunitarie e nazionali il grave problema dell’eccessiva presenza di fauna selvatica che deve essere gestita e, laddove necessario, contenuta anche attraverso l’attuazione di specifici piani delle specie in esubero. Tra queste specie ci sono i cinghiali la cui mancata gestione e contenimento hanno obbligato la Commissione europea a mettere in mora il Governo italiano, dimostratosi inerte nell’affrontare questo grave problema. E’ sotto gli occhi di tutti che molte città italiane, compresa Roma, non possano essere in balia dei cinghiali. Bisogna superare l’approccio ideologico che si è sempre opposto a qualsiasi ipotesi di contenimento dei cinghiali, creando la situazione di emergenza a cui assistiamo oggi. Come al solito, il governo italiano preferisce rincorrere le emergenze,  anziché prevenire situazioni che potrebbero essere evitate per tempo”.

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