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“I dati diffusi oggi dalla Camera di Commercio europea in Cina sono inequivocabili e certificano quanto il Covid abbia messo a nudo la favola della Cina “fabbrica del mondo” e le sciagurate conseguenze sulle economie nazionali per le difficoltà di approvvigionamento per mancanza di materie prime e semilavorati. Per l’ente, il 23% delle aziende europee starebbe considerando di lasciare la Cina. Sulla stessa scia anche i dati diffusi qualche giorno fa dalla Camera di Commercio Italia-Cina. Come mai solo il Governo dei sedicenti “migliori” non riesce a vedere le infinite opportunità di rilancio per l’Italia e l’Europa dal ritorno in patria delle aziende che hanno delocalizzato? Come mai non fa nulla per cogliere quanto Fratelli d’Italia da tempo segnala, anche con una mia proposta che hanno ritenuto di bocciare in Aula? Forse sarebbe meglio parlare di Governo degli Inadeguati! Noi di Fratelli d’Italia vogliamo che la manifattura europea, e in primis quella italiana, siamo pronte a cogliere le opportunità offerte dal reshoring delle aziende che hanno delocalizzato in Asia, mediante politiche per rilanciare la produttività nazionale, per creare nuovi posti di lavoro e per mettere in sicurezza la catena degli approvvigionamenti, in una visione strategica che consolidi la ripresa economica e dia un futuro migliore alle giovani generazioni”.
Così, in una nota, il deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri, Andrea Delmastro.

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