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“Le sanzioni adottate e la cooperazione ritrovata con i nostri tradizionali partner dell’Alleanza atlantica rappresentano un segnale chiaro del sostegno europeo all’Ucraina e al suo popolo, ma soprattutto testimoniano l’impegno in difesa di quei valori di libertà, indipendenza e democrazia che sono le fondamenta delle nostre società. Azioni e comportamenti rispetto ai quali noi Conservatori qui in Europa, ma anche in Italia attraverso Fratelli d’Italia e il suo presidente, Giorgia Meloni, non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno serio e responsabile. Questa conflitto ha messo in evidenza le debolezze e le vulnerabilità dell’attuale Unione in campo di difesa, sicurezza, energia e sistema produttivo industriale, che sono il risultato di scelte e politiche sbagliate sulle quali occorrerà fare alcune riflessioni e una seria autocritica prima di parlare del futuro. Presidente Draghi le facciamo due proposte: la prima è quella di pensare a un fondo di compensazione per le aziende europee e italiane a seguito delle sanzioni. La seconda riguarda il fatto che l’Italia è il principale beneficiario del Next Generation Eu e credo che questo conflitto ci debba far riflettere anche su questo strumento, che abbiamo fortemente sostenuto per favorire la ripresa post pandemia, ma che rischia di essere un’occasione sprecata se pensiamo di utilizzare queste risorse con la logica del passato, considerando i tempi e le modalità di spesa e che molte di queste risorse sono debito che dovranno ripagare le future generazioni. Per questo come Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno già fatto a livello nazionale, anche noi qui come Conservatori le chiediamo di utilizzare la sua autorevolezza e la sua credibilità in Europa per chiedere alla Commissione di rivedere obiettivi e priorità del Piano che rispetto ad un anno fa sono totalmente cambiati”. Così il copresidente del gruppo Ecr-FdI, Raffaele Fitto, durante il suo intervento in Plenaria a Strasburgo durante il dibattito con il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.

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