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“La riforma Cartabia è il minimo sindacale per ottenere i soldi dall’Europa ma una riforma davvero Copernicana deve eliminare le incongruità che ci sono tra la Costituzione e i codici. Giorgia Meloni ieri ha evocato la stranezza dei governi non legittimati dalla volontà popolare, è stata molto indulgente poiché abbiamo assistito a una situazione hegeliana, con un governo Conte I al quale è stato opposto un governo Conte II, con lo stesso primo ministro che ha smentito quello che aveva fatto prima cioè ha opposto se stesso a se stesso”. Lo ha detto Carlo Nordio, magistrato, già procuratore aggiunto di Venezia alla convention programmatica di Fratelli d’Italia a Milano. Sulla separazione delle carriere, Nordio ha aggiunto “si può essere anche contrari per certe ragioni ma allora deve cambiare il sistema processuale”, così come per le porte girevoli, abbiamo assistito al paradosso che molti magistrati che avevano acquisito notorietà si sono presentati per prendere il posto di coloro che avevano inquisito”.

“Nordio è stato capace di rompere il muro del silenzio sui mali della giustizia e sul rapporto tra politica e magistratura. Solo Fratelli d’Italia – ha sottolineato il deputato e responsabile Giustizia di FdI Andrea Delmastro – può riformare la giustizia in questo senso, immaginiamo di costruire una giustizia più giusta e liberale, garantista in fase di accertamento e più giustizialista in fase di esecuzione della pena. Siamo reduci dalla settimana in cui tutto dopo il caso Palamara doveva cambiare. E invece il governo dei cosiddetti migliori ha partorito il solito compromesso a ribasso. Lo stop alle porte girevoli doveva essere qui e subito. E ancora, sulla separazione delle carriere la risposta è stata timida e claudicante. Il tema garantisti contro giustizialisti continua e noi vogliamo finalmente uscire dallo scontro ideologico tra bande”.

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