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“La carenza d’acqua che rischia di rendere ancora più difficile la sopravvivenza del mondo agricolo deve essere affrontata seriamente e con urgenza”. Così il senatore e responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo.
“Il problema della scarsità d’acqua non nasce certo oggi, e necessita di importanti interventi sul fronte infrastrutturale e impiantistico, che possono trovare le risorse necessarie al loro finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A questi drammatici dati meteorologici, si aggiungono i problemi relativi all’accumulo. La media nazionale delle acque trattenute rispetto a quelle cadute al suolo è appena dell’11%, in Veneto del 5%. È su questo che si deve investire: viste anche le precipitazioni nevose, non possono certo bastare i bacini montani, che peraltro nei periodi estivi vengono puntualmente svuotati penalizzando il turismo. Servono quindi molti più bacini: sosteniamo quindi la necessità – sollecitata anche da Anbi e Coldiretti – di realizzare un migliaio nuovi piccoli e medi bacini di accumulo in tutto il territorio nazionale, realizzabili con un paio di miliardi derivanti dai fondi del PNRR. È necessario poi investire nell’agricoltura 4.0, migliorando i sistemi irrigui con impianti a goccia e nuove tecnologie anti-spreco. Questa carenza d’acqua avrà effetti drammatici sulle colture, proprio in un momento in cui è fondamentale aumentare la produzione: senza acqua, prodotti come soia e mais, ad esempio, avranno drastici cali di resa. Se non si interviene presto, sarà difficile che i produttori possano continuare a soddisfare le richieste del mercato. Siamo quindi disponibili, come sempre, a ragionare su un piano idrico nazionale e regionale che tenga conto delle evoluzioni climatiche e delle urgenze infrastrutturali in materia” conclude il senatore De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore.

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