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“La via crucis della riforma del Csm è l’ennesima fotografia di una maggioranza balcanizzata. Un provvedimento che è rimasto in stallo a prendere polvere per otto mesi, in attesa che il Governo dei migliori decidesse di occuparsene con il maxi emendamento che ha riscritto il vecchio testo targato Bonafede. E oggi addirittura l’ufficio di presidenza della Commissione Giustizia ha stabilito tempi contingentati per l’esame degli emendamenti, nonostante l’opposizione di FDI. Ho denunciato come sempre la compressione totale dei diritti dell’opposizione che stavolta coincidono con le prerogative parlamentari, al dibattito partecipavano anche membri della maggioranza a dimostrazione di fibrillazioni interne alla compagine che sostiene il Governo. La riforma sarà in Aula per la discussione generale il 19 aprile, e gli emendamenti – in tutto circa 200 – finora votati sono una manciata. Se Draghi e Cartabia sono così sicuri del fatto loro, evitino di mettere la fiducia e partecipino al dibattito invece di sottrarvisi come sempre”.

Così in una nota Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Giustizia.

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