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La realizzazione del rigassificatore nei pressi del porto di Piombino, deve necessariamente passare dalla sottoscrizione di un patto con il Governo Draghi per il recupero del polo siderurgico oltreché il rilancio dell’intera città.
Lo abbiamo scritto nero su bianco in una mozione che impegna il Presidente Giani ad andare in questa direzione. Auspichiamo che il primo sopralluogo di giovedì prossimo, tenga in dovuta considerazione le esigenze dei territori, e che non si trasformi nell’ennesima passerella per il governatore e la sua giunta.

Ben venga l’impianto, purché non vada a danneggiare il turismo e le attività economiche locali. Prima di assumere qualsiasi decisione, occorre analizzare nel dettaglio il progetto per capire quanto sia coniugabile con itticoltura, turismo, trasporti, logistica e attività portuali.

Comprendiamo la sfida dell’autonomia energetica, ma non sarebbe accettabile una decisione presa dal Governo Draghi sopra la testa di piombinesi ed elbani. La partita del rigassificatore deve andare di pari passo con il rilancio di Piombino: il patto per la città promosso dal sindaco Ferrari. La città ha aspettato per troppo tempo le bonifiche del polo siderurgico, che costituiscono un volano imprescindibile di rilancio economico e tutela della salute dei cittadini. Adesso la pazienza di questo territorio è finita”. Lo dichiarano Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi, capogruppo e vice-capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, assieme ai consiglieri regionali FdI Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri.

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