“Come era facile immaginare oggi la rassegna stampa interna della Rai vede le notizie che criticano le denunce di Fratelli d’Italia sulla scarsa presenza nei tg e nelle trasmissioni del Servizio Pubblico nella sezione ‘Azienda’, quindi in bella evidenza. Invece, ieri gli articoli che riportavano la denuncia di FdI, peraltro unica opposizione in Parlamento, sull’oscuramento delle reti Rai erano relegate nella parte finale della rassegna, la ‘multimediale’, quella dove sono inserite le notizie più residuali e che certamente nulla hanno a che vedere con la politica e soprattutto con le questioni legate al pluralismo e al rispetto dei tempi di presenze in tv dei vari partiti. Di tutto ciò chiederò conto in Vigilanza Rai al capo ufficio stampa dell’Azienda, Stefano Marroni, per capire quale sia il criterio adottato per collocare gli articoli nella rassegna stampa; e perché quelli che riportano le critiche rivolte alla Rai da Giorgia Meloni siano collocati alla fine della rassegna, mentre gli articoli che attaccano la leader di FdI siano messi in evidenza ed in primo piano. C’è una ragione specifica dietro queste scelte? Qual è, appunto, il criterio utilizzato? E sia chiaro fin da subito, che non si cerchi di scaricare le responsabilità su agenzie esterne che forniscono il servizio di rassegna stampa, perché come è noto è obbligo e responsabilità del capo ufficio stampa visionare e curare la redazione della rassegna. Insomma, pretendiamo chiarezza in nome del rispetto del pluralismo ma soprattutto di tutti gli italiani, che con il loro canone finanziano e sostengono il Servizio Pubblico in Italia”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, capogruppo nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.