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“L’Italia sta pagando duramente la dipendenza economica dalla Russia dal punto di vista dell’approvvigionamento di materie prime. Tuttavia, le nefaste conseguenze economiche della guerra non si abbattono soltanto sulle importazioni, ma anche sulle esportazioni. La Russia, per numerosi comparti economici italiani, quali food, fashion e forniture, rappresenta soprattutto un mercato di sbocco. Buona parte del tradizionale Made in Italy, in questi mesi, ha perso il Paese destinatario della merce prodotta. Questi comparti produttivi, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono composti da imprese di grandi dimensioni che, come sappiamo, non caratterizzano il nostro sistema produttivo, ma da piccole e medie imprese, spesso a conduzione famigliare, che hanno sviluppato prodotti di grande qualità, le cosiddette eccellenze italiane. Chiediamo che l’Unione Europea sostenga queste imprese, che hanno resistito alla delocalizzazione e le supporti nel reperimento di nuovi mercati di sbocco, tutelando le specificità che hanno fatto grande l’Italia nel mondo”.

Lo afferma Lucia Albano, deputato di Fratelli d’Italia, nel corso delle comunicazioni del Presidente Draghi alla Camera in vista del prossimo consiglio europeo.

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