“Il carburante venduto ai prezzi stellari oggi non è stato acquistato ieri, a guerra iniziata, ma almeno un mese fa. E’di tutta evidenza quindi che sia in corso una speculazione sui prezzi di vendita da parte delle compagnie. Oltretutto ogni rivenditore ha l’obbligo di stoccare il 10% del carburante per questioni di sicurezza nazionale e anche questa riserva è stata acquistata mesi e mesi addietro”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Economia e Finanza Daniele Franco e al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
“Il Governo ha due possibilità: o diminuisce l’Iva – sulla quale oggi l’Esecutivo alla luce degli aumenti sta introitando proporzionalmente all’andamento della speculazione rendendosi in qualche modo complice e beneficiario di questa speculazione – o azzera le accise alcune delle quali risalenti a guerre dell’inizio del secolo scorso“.
“Il Governo –ha concluso Rampelli – si occupi quanto prima di questa emergenza ricordando che il singolo cittadino può decidere di prendere i mezzi pubblici o la bicicletta, ma gli autotrasportatori, i tassisti, gli Ncc, i pullmann turistici non possono resistere a questa impennata di prezzi”.