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La Regione Toscana ponga attenzione alle concessioni idroelettriche, una delle poche risorse naturali di cui è dotato il territorio regionale e nazionale. Alla luce dell’attuale grave crisi energetica, si tratta di un asset strategico che non si può rischiare di mettere in mani straniere tramite gare, le concessioni statali idroelettriche sono a scadenza o addirittura già scadute. Diciamo no alle aste, si alla tutela delle fonti rinnovabili” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri e Vittorio Fantozzi, firmatari di una mozione presentata alla Giunta regionale.
A livello nazionale il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi ha presentato una proposta di legge per salvaguardare la gestione nazionale delle concessioni idroelettriche, per garantire che il principio di reciprocità fra le nazioni venga assicurato e per far sì che gli interessi nazionali non vengano violati. Il nostro deputato ha chiesto al ministro Cingolani di normare urgentemente il settore –ricorda Veneri– Facendo riferimento al lavoro svolto in sede parlamentare da Zucconi, come Fratelli d’Italia a livello regionale abbiamo presentato una mozione in cui chiediamo alla Regione Toscana di attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per tutelare gli operatori nazionali del settore idroelettrico e consentire la proroga delle concessioni vigenti; di vigilare sull’operato dei titolari di concessioni in modo che siano garantiti gli investimenti necessari all’adeguamento degli impianti e delle opere idrauliche civili, per consentire la massima efficienza del sistema idroelettrico nazionale; di vigilare sull’operato dei titolari di concessioni in modo che siano garantite tutte le misure necessarie alla tutela della fauna ittica e anfibia dei tratti di fiumi, torrenti e bacini idrici interessati; di realizzare un apposito studio per individuare siti dove potrebbero essere installati nuovi impianti che, per impatto ambientale e per redditività energetica, possano essere realizzati dalle imprese toscane” sottolinea Veneri
“L’idroelettrico è la fonte di energia rinnovabile utilizzata da più tempo in Italia. Per molti anni l’Italia è stata l’avanguardia mondiale nello sviluppo di sistemi idraulici capaci di ricavare energia pulita, e ancora oggi è leader nell’industria manifatturiera per l’idroelettrico. Nel 2020 il parco idroelettrico ha prodotto 48 TWh di energia, che rappresenta il 18% della generazione nazionale di elettricità, e oltre il 40% della produzione rinnovabile, contribuendo in maniera fondamentale al buon posizionamento dell’Italia rispetto ai target climatici europei. Più del 50% della capacità installata supera i 50 anni di vita, impianti necessitano di rinnovamenti importanti. L’incertezza normativa ha di fatto bloccato lo sviluppo del settore, per favorire l’avvio di un ciclo di investimenti importante occorre garantire certezza ai concessionari della possibilità di rientrare degli investimenti fatti” ricordano Veneri e Fantozzi.
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