“Alle porte d’Europa milioni di donne e bambini in fuga dalla guerra ci chiedono riparo in attesa di riabbracciare i propri uomini rimasti al fronte. Un dramma che ci mostra chi sia davvero un rifugiato, concetto troppo spesso strumentalizzato per favorire il business dell’immigrazione clandestina. A queste persone abbiamo il dovere di dare aiuto ma abbiamo un sistema di accoglienza al collasso a causa dell’esorbitante immigrazione illegale che solo nel 2021 ha portato in Europa duecentomila clandestini, metà dei quali arrivati in Italia. Occorre strutturare questa accoglienza secondo una logica di prossimità per consentire agli ucraini in fuga di essere il più vicino possibile ai propri cari rimasti a combattere e di non farsi sradicare dalla terra che tanto amano. Ma soprattutto urge impegnarci diplomaticamente allo stremo affinché questa guerra cessi al più presto. Altrimenti, non avremo fatto altro che trasformare il popolo ucraino in una nuova massa di disperati da sommare ai milioni di poveri senza speranza, immigrati e non, già accatastati nelle periferie d’Europa”.
Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr, Vincenzo Sofo, intervenendo in Plenaria a Strasburgo durante il dibattito sul “Deterioramento della situazione dei rifugiati come conseguenza dell’aggressione russa all’Ucraina”.