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“La notizia diffusa oggi dell’archiviazione con ‘formula piena’ da parte dell’Ordine dei giornalisti dell’accusa ai danni di Franco Bechis, conferma che sui dati diffusi in questo lungo periodo pandemico c’è stata molta, troppa opacità. Infatti, a Bechis era stato contestato di aver violato i doveri del giornalista, perchè in un articolo a sua firma avrebbe fornito un’informazione tendenziosa in cui esprimeva dubbi sulla classificazione dei decessi operata dall’Istituto superiore della sanità. Niente di tutto ciò. Un caso che dovrebbe far riflettere e che soprattutto conferma che FdI ha avuto sempre ragione nel richiedere maggiore trasparenza e correttezza nella gestione dei dati Covid. E infatti in un odg a mia prima firma, approvato in Commissione Sanità, con parere favorevole del governo, ho chiesto maggiore trasparenza dell’informazione sulle evidenze scientifiche disponibili. In particolare, che sia realizzata un’apposita sezione del sito del Ministero della Salute per la pubblicazione di un report che dia conto, per singole fasce di età e considerando le differenze di genere, dei dati numerici della mortalità ‘per Covid-19’ e non ‘con Covid-19’; nonchè di quelli relativi allo sviluppo della malattia severa e del long-Covid in soggetti sani e in quelli con patologie pregresse e co-morbilità. Il dettaglio non è di poco conto: per vari motivi, ma non va escluso il fattore economico, sono stati riepilogati decessi causati dal Covid quando invece si trattava di decessi da ricondurre a patologie pregresse rispetto alle quali si era determinato il ricovero. Oggi, anche alla luce degli elementi alla base de pronunciamento dell’Ordine dei giornalisti, ritengo che non ci sia più ragione per rimandare questa legittima operazione di verità”.  

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, capogruppo in Commissione Sanità.

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