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“Finalmente se ne discuterà. E’ una battaglia che ho avviato con impegno, presentando una proposta di legge con cui chiedo il riconoscimento nella Scuola della figura degli assistenti all’autonomia e comunicazione. Sono professionisti socio educativi che supportano lo studente con disabilità sensoriale, psicofisica e con autismo, e ne favoriscono l’inclusione scolastica, affiancando l’insegnante di sostegno, rappresentando, l’uno e l’altro, il completamento dell’assistenza. Le due figure lavorano in sinergia, ma l’assistente all’autonomia e comunicazione facilita l’inclusione dello studente che presenta disabilità con le persone che interagiscono con lui, ne stimola lo sviluppo delle abilità al fine di condurlo ad una autonomia di base e sociale utile alla interazione con la classe. Ebbene questa importante assistenza è di pertinenza degli Enti Locali e non della Scuola, il che crea discontinuità della presenza in aula di questi professionisti, frutto di un affidamento, tramite gare d’appalto, a cooperative e da queste dipendenti contrattualmente. Ovvio che, con le difficoltà economiche di Comuni e Regioni, tali figure sono saltuarie e inefficaci al raggiungimento dell’obiettivo di assistenza per gli studenti che necessitano di quel supporto. La mia proposta è dunque che gli assistenti all’autonomia e comunicazione vengano riconosciuti come dipendenti del ministero dell’Istruzione. Finalmente verrà discusso in aula il dovuto riconoscimento di un servizio che può sollevare le famiglie da una carenza scolastica inconcepibile”.

Lo dice Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia.

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