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“La crisi economica si è abbattuta e si sta abbattendo nuovamente con forza su tutti i settori, ma lo stop ai trasporti rischia di essere il colpo finale per l’agricoltura nazionale. Non è accettabile veder andare a male frutta e verdura nei campi e nei magazzini: sono giorni, mesi, anni di lavoro letteralmente buttati via e che mettono a rischio il futuro delle aziende. L’agricoltura è un lavoro, e come tale va pagato. Già in passato avevamo segnalato casi di prodotti venduti sottocosto, a prezzi impossibili da accettare per i produttori; ora assistiamo a catene di distribuzione che in mancanza di approvigionamenti, anziché capire lo stato di difficoltà e voler continuare a puntare sulle eccellenze nazionali, si dichiarano pronte ad acquistare i prodotti ortofrutticoli da altri mercati europei. Non è accettabile sottoporre produttori imprenditori già in difficoltà a queste intimidazioni. Ci faremo portavoce delle loro istanze in Parlamento: bisogna intervenire al più presto sul caro-energia, che colpisce sia la produzione che il trasporto, così come va cancellata l’esclusione dell’agricoltura dal credito di imposta relativo all’aumento dei costi energetici. Proprio su quest’ultimo tema ho presentato un emendamento al decreto Sostegni Ter: è inutile parlare di ambiente, di lavoro, di transizione ecologica se si abbandona a sé stesso uno dei settori economici che più ci invidiano all’estero”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, responsabile del Dipartimento Agricoltura.

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