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“Il parere di inammissibilità della Consulta sul referendum per la cannabis legale è una vittoria dell’Italia per la vita libera dalle droghe. La Corte Costituzionale ha ben interpretato la nostra Carta Fondamentale e gli obblighi internazionali che mettono al centro la tutela della salute dei cittadini. Per noi il progresso e il futuro dell’Italia passa da una vita libera da ogni forma di dipendenza patologica e dall’abbandono di una cultura che normalizza l’uso di droghe tra cui la Cannabis. Io, così come tutto Fratelli d’Italia, ci siamo spesi ogni giorno per sensibilizzare su questo tema tramite una massiccia campagna informativa che ha avuto il suo culmine nella conferenza stampa indetta venerdì 11 febbraio nella sede di FDI, durante la quale, nello spiegare le ragioni del No al referendum, insieme a rappresentanti di associazioni e ad esperti, abbiamo rivolto il nostro appello ai Giudici della Corte Costituzionale, certi che le nostre motivazioni legittime e avvalorate scientificamente potessero trovare rispondenza. Dietro questo referendum più che ideologie antiproibizioniste c’erano imponenti interessi delle lobby della Cannabis. Oggi vince la protezione della vita e della salute, perdono tutti coloro che volevano speculare su di essa. E sui più fragili.”

Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Sociali e Responsabile Nazionale Dipartimento Dipendenze e Terzo Settore.

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