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Un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) irrealistico, vessatorio nei confronti dei romani, difficile da applicare, in parte inattuabile e già datato. Falsa partenza dell’amministrazione Gualtieri sul delicato e strategico settore della mobilità cittadina. Condividiamo  l’esigenza di ridurre le emissioni inquinanti e di implementare la rete del trasporto pubblico incentivandone la fruizione. Tuttavia  il PUMS  risulta in molti aspetti superato nel merito e inattuabile nella tempistica. Infatti la condizione di stratificazione storica e la complessità urbanistica, da cui discende la difficoltà gestionale della mobilità della Capitale, comportano tempi di realizzazione molto lunghi. Sono di fatto fermi i progetti di obiettivi primari quali la rete del ferro, la chiusura dell’anello ferroviario, la trasformazione della Roma-Lido in metro E, la realizzazione della Metro D, la prosecuzione della metro C che è stata finanziata con una legge obiettivo per congiungere il nord e il sud della Capitale. Non sarà sufficiente quindi l’acquisto di qualche bus elettrico e la realizzazione di vie ciclabili con i fondi del PNRR, per giustificare politiche che dissuadano dall’utilizzo del mezzo privato, in quanto queste oltremodo apparirebbero vessatorie data la situazione  del sistema dei trasporti capitolino. Da rilevare inoltre, che non vi sono crono-programmi precisi con date di stato avanzamento delle opere.  Al contrario sono indicati benissimo i  meccanismi definiti nel Piano “di finanziamento innovativo”, quali la “Pollution/Congestion Charge”, o l’aumento fino a 3 euro l’ora delle tariffe per le strisce blu. Evidentemente l’Amministrazione di Sinistra punta a far cassa sui cittadini e questo PUMS non è altro che un insieme di restrizioni e aumento di costi per gli automobilisti. Abbiamo pertanto presentato emendamenti e ODG mirati all’annullamento di ogni tassa d’ingresso nell’anello verde per  i romani e alla revoca dell’aumento tariffario delle strisce blu. Chiediamo inoltre di rinforzare la rete dei trasporti, prolungando della Metro A, B e C sino all’ospedale Sant’Andrea. Confermiamo la nostra contrarietà al passaggio del Grande Raccordo Anulare delle Bici all’interno dello storico parco di Villa Ada, polmone verde cittadino il cui ecosistema sarebbe danneggiato dal tracciato, che dovrebbe invece passare fuori dal perimetro della Villa,come  indicato dal Municipio Roma II e dalla Soprintendenza Capitolina. Prosegue il nostro impegno per rendere Roma una città europea ma non accetteremo vessazioni ai cittadini e tasse alla circolazione senza una preventiva adeguata offerta di trasporto pubblico. ”

Lo dichiarano Lavinia Mennuni consigliere Fdi membro commissione mobilità di Roma Capitale, Giovanni Quarzo capogruppo FdI in Campidoglio, insieme ai Consiglieri  FdI in Assemblea Capitolina ,Andrea De Priamo,  Francesca Barbato, Rachele Mussolini, Federico Rocca

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