“L’ottavo Rapporto sulla Politica di coesione, presentato oggi dal Commissario per le Politiche Regionali Elisa Ferreira in commissione Regi, ha evidenziato l’importanza che in questi anni tale politica ha avuto per la crescita e per lo sviluppo dei nostri territori. Al tempo stesso dal Rapporto emergono alcune criticità e una seria preoccupazione per il fatto che le regioni del sud d’Europa hanno maggiori difficoltà di spesa, e una crescita più bassa rispetto a quelle dell’Europa centro-orientale”. Così in una nota il copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo, Raffaele Fitto. “Tutto ciò è reso ancora più allarmante anche alla luce dei ritardi che stanno caratterizzando l’avvio della nuova programmazione: siamo a febbraio del 2022, e molti paesi, tra cui l’Italia, non hanno ancora definito l’accordo di Partenariato, con la conseguenza che molti programmi operativi non potranno partire prima del 2023. Per questo abbiamo ribadito che occorrono da parte della Commissione, ma soprattutto da parte degli Stati Membri, azioni concrete per rafforzare la governance e la capacità amministrativa, assicurare una vera addizionalità delle risorse nazionali rispetto a quelle della Politica di coesione, favorire la complementarietà con il PNRR ma anche con le altre politiche dell’UE. Bisogna, inoltre, evitare che tali risorse vengano utilizzate per realizzare processi di delocalizzazione da un’area all’altra dell’Europa penalizzando le regioni del Sud. Così come è necessario compiere una riflessione per contrastare la crisi demografica che, come emerge dal Rapporto, sarà una della grandi sfide che l’Ue e gli Stati Membri dovranno affrontare nei prossimi anni”.