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“Il Governo interviene sul caro energia con 5-7 miliardi, che ancora non è chiaro da dove arriveranno, ma si scorda completamente del caro carburante. Bene attenzionare i costi, anche se continua a mancare una strategia lungimirante sul tema, ma non possiamo non notare che il caro carburante danneggia ugualmente famiglie e imprese. Ciò che preoccupa sono gli aumenti già annunciati del costo al barile nei prossimi mesi come dichiara l’Opec+. Nella attuale situazione si dovrebbero diminuire Iva e accise nei limiti consentiti dalla normativa europea e ricorre ad un prezzo imposto, al fine di scongiurare ogni impedimento alla mobilità di milioni di italiani e la circolazione delle merci”.


Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Massimiliano De Toma, componente della commissione Attività Produttive.

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