L’intervista di Franco Bechis
«Secondo me è finita male per tutti. Si può anche fare la gara a chi ha vinto tra chi ha votato Sergio Mattarella, quindi noi di Fratelli di Italia sicuramente non abbiamo vinto. Però lunedì scorso quando abbiamo iniziato a votare per la carica di presidente della Repubblica nessuno voleva la riconferma di Mattarella. Sia perché lui aveva dichiarato fermamente l’indisponibilità al bis sia perché la rielezione di un presidente della Repubblica nella nostra Costituzione non è vietata immaginando potesse essere necessario in caso di estrema emergenza, come in tempo di guerra. Adesso propongo la calendarizzazione di una proposta di legge costituzionale depositata dal Pd che vieta la rielezione di un presidente della Repubblica».
Ma il bis ormai c’è stato. «La cosa che mi preoccupa e che noi viviamo sempre in modo emergenziale, così c’è una forzatura continua. Abbiamo un presidente del Consiglio che non ha alcun mandato popolare, abbiamo un Presidente della Repubblica che viene rieletto dopo sette anni, abbiamo maggioranze che nessuno ha voluto, che non si sono presentate cosi agli elettori, programmi che appaiono in Parlamento ma gli elettori non hanno mai neanche potuto leggerli non essendo mai stati presentati. Gente che dice una cosa e poi ne fa un’altra. Un sistema politico così comincia davvero a fare paura: vorrei normalità. Sono il capo dei conservatori italiani per conservare regole, valori e tradizioni, non per conservare poltrone e buttare a mare tutto il resto…».
Le poltrone hanno pesato nel voto sul Mattarella bis? «È l’unica cosa che ha avuto un peso. E al posto del presidente Mattarella avrei avuto difficoltà ad accettare un secondo mandato arrivato solo perché i parlamentari avevano paura di andare a casa. Non mi pare motivazione che può giustificare una forzatura della costituzione. Io non avrei accettato. Avrei detto grazie a tutti, ma assumetevi le vostre responsabilità. La classe politica complessivamente fa una figura imbarazzante, sia per l’incapacità di trovare soluzioni sia perché è composta da troppi quaquaraquà: dicono una cosa e ne fanno un’altra…».
Secondo lei i leader che hanno rieletto Mattarella si stanno auto-tassando? «In che senso?».
Nel senso che qualcuno dovrà rimborsare l’affitto della nuova casa e il trasloco già fatto a Mattarella, no? «(ride) Ah, ah… Nei suoi panni almeno questo lo avrei chiesto… Ma è tutto ridicolo. Fratelli d’Italia non ha potuto votare Mattarella, perché l’avevamo detto all’inizio e non siamo tipi da assicurare una cosa e poi farne un’altra, ma soprattutto perché c’è bisogno di salvare la faccia a decine di milioni di italiani ai quali anche stavolta è stato detto che un esponente di centrodestra non è degno di ricoprire le massime cariche dello Stato».
Chi l’ha detto? «Beh… Noi abbiamo fatto dei nomi – e ce n’erano altri – in questa agghiacciante settimana. Erano assolutamente degni di fare il Presidente la Repubblica…»
Ma non c’erano i numeri. «Non c’erano perché non si è voluto cercarli. I numeri potevano esserci. Partivamo sulla carta da circa 460 voti. Dalla quarta votazione c’era bisogno di 505 voti per eleggere un presidente. Se il centrodestra avesse dimostrato in aula di avere quei 460 voti e di essere quindi la coalizione di maggioranza relativa, trovare gli altri sarebbe stato facile…»
Sulla Casellati però è accaduto l’esatto contrario… «Ha ragione, bisogna prenderne atto: sono mancati decine di voti, soprattutto quelli di Forza Italia che era il partito da cui veniva la storia della Casellati».
Hanno pesato risentimenti personali? «Non siamo qui a rappresentare sentimenti o inseguire simpatie e antipatie personali. Ci pagano uno stipendio per fare quello che gli italiani che ci hanno votato si aspettano da noi. Avevamo proposto Carlo Nordio, uno che non aveva un pregresso politico proprio perché poteva attrarre i voti degli altri».
A sinistra mica tanto; era il magistrato delle inchieste sulle coop rosse… «Era un magistrato che ha fatto con onore il lavoro suo. Io fossi di sinistra e vedessi dei manager di coop rosse che rubano, sarei comento li arrestassero».
Veniamo al punto: è finito il centrodestra con il voto di ieri? «Quello parlamentare decisamente si. Quello fuori no: la maggioranza degli italiani che vota centrodestra continuerà a cercare qualcuno di cui potersi fidare. Va ricostruito il centrodestra per offrire una rappresentanza degna dei suoi elettori».
Potrebbero fare ora una legge elettorale proporzionale che renderebbe inutile il centrodestra? «Per impedire al centrodestra di vincere le elezioni? Facciano. Le vincerà lo stesso e poi si metterà insieme dopo in Parlamento. Io continuo a combattere, non mi rassegno a fare quello che fanno tutti per essere accettato. Dovrei diventare di sinistra per essere ammessa a corte? Non lo so e non lo diventerò per accomodarmi. Non diventerò una che dice il contrario di quello che pensa per accomodarmi. Allora non governerà? Direttore, questo ancora lo decidono gli italiani, non solo il palazzo. Ah, fosse passata la nostra proposta di legge costituzionale per fare eleggere agli italiani il presidente della Repubblica… Lavorerò perché accada».
Ha saputo del Mattarella bis da Salvini o dalle agenzie? «L’ho letto sulle agenzie. Poco prima Salvini mi aveva scritto un messaggio chiedendomi se ero nel mio ufficio. Mi ha scritto: “Salgo”. Da quell’istante non l’ho più visto nè sentito. Evidentemente quel “salgo” voleva dire “salgo al Colle”».
Quindi i rapporti fra voi due sono guastati? «Non è questione di amicizia. Ho buoni rapporti con tutti. Sicuramente da Salvini sono molto delusa. Molto».
Pensa che abbia sbagliato e il centrodestra tanto nel suo ruolo di king maker? «Non lo devo giudicare io. Sicuramente non possiamo dire di avere vinto. Siamo partiti cercando di eleggere un presidente di centrodestra per la prima volta ed è finita con la rielezione del presidente che la sinistra si era scelta sette anni fa…»
Secondo lei ora il governo è più debole o rafforzato dal Mattarella bis? «È più debole perché i partiti hanno perso tutti. Il dialogo fra loro è impossibile se non tenendo tutto tragicamente fermo. E penso che la maggioranza ballerà parecchio».
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