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“La gloriosa Alitalia, ridotta da manager sciagurati a una specie di charter, rischia oggi di diventare una low cost tedesca. Pessime scelte effettuate da manager scaltri e governi sciatti e incapaci, di sinistra e di destra, hanno oggi determinato un taglio drastico del personale, salari capestro fuori dal contratto nazionale di categoria con selezione discrezionale del personale della nuova compagnia, sostanziale azzeramento dei voli a lungo raggio (quelli più remunerativi), prospettiva di cessione dei servizi a terra, acquisto per 90 milioni di euro e inspiegabile mancato utilizzo del marchio Alitalia, dimezzamento della flotta… Insomma tutte azioni tese a  depauperare l’azienda italiana e renderla scalabile a costi stracciati da Lufthansa, partner economico non compatibile con le sue attuali dimensioni ovvero perfettamente coerente con gli obiettivi tedeschi di monopolizzazione e sfruttamento del ricco mercato italiano. Oltre alla cessione del business  la nostra nazione perderebbe con l’ingresso di Lufthansa anche la sua sovranità aviatoria. La questione stupefacente è che nel corso dell’audizione alla Camera di venerdì scorso il presidente di Ita Altavilla ha negato qualunque tipo di trattativa con altri potenziali partner, nonostante si parlasse ripetutamente di Lufhtansa alla quale si aggiunge oggi l’interesse concreto di Msc. Dopo lo sceriffato di questi mesi, tra minacce, improperi e sgarbi istituzionali è iniziata la fase delle menzogne seriali a rendere sempre più incompatibile l’ex manager FCA con il ruolo che dovrebbe vincolarlo alla tutela degli interessi nazionali. In tutto questo pesa il mistero Draghi, proprio nel mezzo della vicenda quirinalizia che tuttora lo coinvolge… A chi risponde l’ex governatore della Bce? In quale maniera il suo governo sta tutelando gli interessi geopolitici e trasportistici italiani nella gestione della partita Alitalia/Lufthansa? Non ci vuole un complottista per intuire che quella in atto, iniziata con la secretazione della lettera del Commissario europeo al governo di Roma, è un’operazione anti-italiana. Il tutto tra gossip, arroganza, omertà e surreali bugie”. 

E’ quanto scrive su Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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