“Questa misura è il frutto di compromessi al ribasso di una maggioranza in cui convivono garantisti e ipergiustizialisti. Fratelli d’Italia sposa in pieno la causa della trasparenza dei processi e dei rapporti decisionali, ma se l’intento è costruire tribunali del popolo o ulteriori legami burocratici ricordiamo che questo non è quello che serve all’Italia. La Pdl ruota intorno al Registro della trasparenza che, mancando dei presupposti di reciprocità e premialità che alimenterebbero i rapporti di trasparenza, resta un’operazione di facciata. Grazie al solerte lavoro di FdI sono state evitate storture folli, come quella che inquadrava i rappresentati delle associazioni di categoria e delle confessioni religiose come lobbisti”.
Così in Aula Emanuele Prisco, deputato e capogruppo della commissioni Affari Costituzionali di Fratelli d’Italia.