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“A un grande giocatore come Paolo Rossi che ha rappresentato l’Italia nella vittoria ai mondiali si può intestare uno stadio di calcio, non uno stadio olimpico.
L’ex stadio dei Cipressi, incasellato all’interno del complesso monumentale e sportivo del Foro italico, evoca dall’origine le Olimpiadi. Tra le discipline dei Giochi non è certo il calcio a primeggiare, più ricco ma del tutto irrilevante nelle manifestazioni olimpiche. È l’atletica leggera la disciplina regina. Se proprio si deve trovare il nome di un atleta cui dedicare lo Stadio romano, dovrebbe essere Livio Berruti o Pietro Mennea. Questo al di là del fatto che le squadre capitoline che vi si esibiscono sono Roma e Lazio, che non hanno mai incrociato nella propria storia Pablito Rossi.
Questa aggressività del calcio, onnipresente perché ricco di premi, super ingaggi, diritti televisivi è volgare e stucchevole. Giù le mani dagli sport sani, fin troppo trascurati a vantaggio delle leggi di mercato, lo Stadio di Roma continui a chiamarsi “Olimpico”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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