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“Noi dobbiamo anche capire che cosa stia accadendo nel nostro sistema politico, se possiamo ancora definirci all’interno di una sorta di democrazia consolidata, se il popolo italiano, anche attraverso il filtro del Parlamento italiano, sia comunque tutelato e garantito nelle sue prerogative. Ci sembra di capire che così non è e siamo molto preoccupati perché diversamente dalla dittatura, dove c’è il dittatore e lo devi scalzare, l’oligarchia si manifesta in maniera invereconda e sottile. L’oligarchia, soprattutto quando è gestita da tecnocrati, è fluida e c’è una sorta di sovrappotere che pervade tutto”. 

E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo in aula sul voto di fiducia alla manovra finanziaria. 
“Diciamo le cose come stanno: gli stessi ministri della Repubblica italiana – ha aggiunto- non sanno che cosa sia questa legge di bilancio. Le leggi di bilancio teoricamente vengono di fatto costruite dai funzionari e dai dirigenti dei ministeri, ma in pratica da qualche anno vengono scritte altrove”.  
“In questa manovra – ha precisato- viene inserito un disegno di legge antifrode che però non impedisce a questo Parlamento di essere frodato dal Governo. Il ministro dell’Economia non c’è neppure oggi: in pratica la Camera si appresta ad approvare la madre di tutte le leggi, quella che condizionerà  la vita di tutti gli  italiani, senza la presenza di chi la dovrebbe difendere. Avete commissariato la politica italiana per futili motivi: non ci voleva certo l’illustrissimo presidente del Consiglio Draghi  per fare una legge di bilancio così meschina: 3 milioni per la palestra della scuola media di Trofarello; 3 milioni per la piscina comunale di Centro Valle Intelvi; 2 milioni per il lungomare di Nicotera; 400mila euro per un viadotto nella Valle Brembilla; 200 mila euro per la Fondazione De Gasperi; 400 mila euro erano stati destinati per la fondazione del Pci, proprio nell’anno in cui cade il trentesimo anniversario della fine del comunismo e dell’Unione Sovietica, evento passato del tutto inosservato in questa aula. Nel governo degli Stati ci sono diverse formule che conosciamo bene: il presidenzialismo, quando i cittadini eleggono il capo dello Stato o di Governo affidandogli una delega in bianco. La democrazia parlamentare attraverso cui il parlamento dà la fiducia a un capo del governo  scelto tra le due Camere, almeno questa è stata la prassi seguita per decenni interrotta con i governi tecnici; c’è la dittatura con il conculcamento delle libertà personali, la formula più odiosa ma semplice, la si deve abbattere per conquistarsi la libertà. Poi c’è l’oligarchia. Che ha un potere fluido e invisibile. Ed è più pericolosa di una dittatura perché non riesci mai a guardarla in faccia e stabilisce con la frode quel regime dove una minoranza sottomette una maggioranza. Insomma, – ha concluso Rampelli – siete più pericolosi di una tirannide”.

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