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“La definizione di un presidente Patriota non è scontata. L’Europa continua a essere politicamente fragile, e di fronte alla Germania e alla Francia che difendono con forza i propri interessi, anche l’Italia deve farlo. Né atteggiamenti supini né ostilità preconcetta, vorremmo un Presidente che promuovesse l’interesse nazionale. E poi vorremmo un
presidente-presidenzialista, che agevolasse cioè il parlamento nella non più rimandabile riforma costituzionale per l’elezione diretta del Capo dello Stato o del Capo del governo. Il passaggio alla democrazia diretta nella società dinamica e globale è urgente, per evitare che le decisioni importanti vengano prese da altri”.  
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia su ‘L’aria che tira’.
“Il primo atto che dovrebbe fare – ha aggiunto – è quello di sciogliere le Camere tornando alle elezioni per poter scegliere un Parlamento e un governo in sintonia con i sentimenti del popolo italiano. Bisogna porre fine all’era dei commissari esterni che in Italia sta andando avanti da troppo tempo sospendo di fatto la normalità democratica”.

Interpellato sulla pulizia della Capitale ai tempi del nuovo sindaco Gualtieri, Rampelli precisa: “Roma è esattamente sporca e sudicia come ai tempi della sindaca Raggi. Ma sarebbe ingeneroso mettere in croce il sindaco Gualtieri che si è da poco insediato e che dovrà affrontare il tema complesso del ciclo dei rifiuti.
Tuttavia, sulle azioni di raccolta e spazzamento, che lui aveva promesso di risolvere entro Natale – ha concluso Rampelli –  doveva garantire quel miglioramento annunciato che invece non c’è stato. Il mio quartiere è una latrina, la periferia è sommersa di immondizia, il centro è in difficoltà. Occorre imparare a rispettare gli impegni che si prendono oppure a non illudere  i romani”.

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