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“Quanto accade sul confine orientale dell’Europa è il frutto amaro della demagogia immigrazionista tanto cara alla sinistra, che non permette più di distinguere tra i veri profughi – coloro che fuggono da guerre e persecuzioni e sono tutelati dalle Convenzioni internazionali – e i migranti economici. Noi dobbiamo disciplinare l’immigrazione regolare e, contestualmente, tutelare coloro che fuggono da situazioni di crisi in cui sono in corso confitti e pulizie etniche, proprio come prescritto dai Trattati internazionali. L’immigrazione clandestina è diventata una vera e propria economia parallela in cui i trafficanti di esseri umani lucrano sulla disperazione, impedendo anche la normalizzazione dell’immigrazione economica regolare, che non ha nemici. È  su questo fronte che l’Europa deve dare battaglia e mobilitarsi, innanzitutto stroncando trafficanti di uomini, scafisti, circuito criminale, business dell’accoglienza e sfruttatori di lavoro nero.”

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