Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Tiziana Drago.
“Si tratta di un tema molto delicato – sottolinea Drago – perché numerose sono le segnalazioni pervenute da cittadini di diverse città italiane che evidenziano come le istituzioni educative e scolastiche, deliberatamente, ed in assenza di qualsivoglia indicazione o linea guida ministeriale, tendano con sempre maggiore frequenza ad adottare, nell’ambito delle comunicazioni e circolari interne nonché nella modulistica relativa alle comunicazioni scuola-famiglia, le controverse denominazioni ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ in alternativa o addirittura in sostituzione della dicitura ‘padre’ e ‘madre’”.
““L’adozione di una innovativa e differente terminologia definitoria della titolarità dell’esercizio della potestà genitoriale – osserva Drago – ed in particolare l’adozione della terminologia ‘genitore 1′ e ‘genitore 2’ in luogo della terminologia ‘padre’ e ‘madre’ non era allora né risulta oggi in alcun modo prevista o autorizzata, per cui chiediamo al governo di pronunciarsi in maniera chiara e netta una volta per tutte”.
“Mai come in questa fase – conclude Drago – è fondamentale e necessario fare chiarezza su questo tema. La direttiva Ue ci lascia a dir poco perplessi ed è dunque necessario che il governo si pronunci nel merito, la difesa della tradizione e dell’identità è per Fratelli d’Italia una priorità cui mai potremmo rinunciare”.