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 “I report scientifici di questi giorni segnalano un’efficacia dei vaccini che subisce un netto calo già dal quarto mese e un’immunizzazione che risulta dunque esaurirsi dopo 6 mesi, cosa che sta portando il governo italiano a valutare la riduzione della durata del Green Pass da 12 a nove o addirittura sei mesi. Smentendo dunque i dati che venivano annunciati durante la fase negoziale dei contratti di acquisto dei vaccini stipulati tra le società farmaceutiche e la Commissione europea, che nonostante le ripetute richieste del Parlamento non ha mai voluto rendere accessibili i contenuti di quei contratti, censurando tra le altre cose proprio le informazioni di carattere scientifico. L’accesso a queste informazioni diventa tuttavia a questo punto molto importante perchè, qualora gli accordi stipulati fossero basati sui dati allora divulgati sui media è evidente che ci troveremmo davanti a prodotti di efficacia minore di quella annunciata e dunque pagati a un prezzo superiore del dovuto e si potrebbero valutare azioni nei confronti delle società fornitrici per rivedere i prezzi di acquisto al fine di tutelare gli interessi dei cittadini. Se invece già si conoscevano i dati attuali, bisognerebbe indagare sul perchè non si sia optato per una strategia sanitaria comunque comprensiva di un’arma importante come il vaccino ma diversificata, anticipando ad esempio il ricorso a strumenti come le terapie domiciliari che invece sono state prese in considerazione solo ultimamente. Per questo motivo ho chiesto nuovamente alla Commissione europea di consentire l’accesso integrale e senza omissis ai contenuti dei contratti di fornitura dei vaccini, i quali peraltro di recente sono stati rinnovati con ulteriore aumenti dei prezzi di acquisto.” Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Vincenzo Sofo, componente della commissione Sanità pubblica del Parlamento europeo, illustrando l’interrogazione presentata al commissario europeo alla Salute Stella Kyriakides sulla pubblicazione senza censure degli accordi siglati tra Ue e Big Pharma per l’acquisto dei vaccini anti Covid.

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