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“Nei giorni scorsi il Ministro Cingolani aveva rassicurato le aziende italiane prospettando una riduzione dei costi del gas in ragione dell’apertura del gasdotto Nord Stream 2 da lui immaginata per la prossima primavera. E’ notizia di ieri che l’opera entrerà in funzione non prima della seconda metà del 2022, scenario a nostro giudizio comunque ottimistico. Ciò ha determinato un immediato, ulteriore rincaro dei prezzi del gas. Questa situazione sta diventando insostenibile sia per i consumatori e ancor più per il sistema imprenditoriale italiano già duramente provato dai rincari del costo delle materie prime, della logistica, del costo del lavoro e che si trova così a fare i conti, nel vero senso dell’espressione, con costi energetici sempre maggiori che, inevitabilmente, si ribalteranno sui consumatori. La risposta del Governo sino ad oggi è stata timida e inadeguata, con stanziamenti che hanno solo parzialmente mitigato l’aumento dei costi e che comunque non offrono una risposta strutturale al problema. Riteniamo necessario che il Governo affronti con concretezza in sede UE la questione, stanziando nel frattempo adeguate risorse in favore di aziende e consumatori già in questa legge di bilancio che, anche sul punto, risulta invece lontana dal fabbisogno reale delle aziende e delle famiglie italiane.

Lo dichiara Galeazzo Bignami, deputato e responsabile Dipartimento mondi produttivi di Fratelli d’Italia.

 
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