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“La Toscana ha solo due sottosegretari nella compagine governativa e Draghi si è ricordato della nostra Regione solo quando era ultima nella vaccinazione degli ultraottantenni. Da quando Giani è diventato governatore, la nostra Regione non ha mai contato così poco! Infatti, dopo la GKN – senza dimenticare l’impasse sulle acciaierie di Piombino – un’altra eccellenza dell’industria toscana rischia di finire in mani straniere nell’indifferenza di Roma.

La ex Wass di Livorno – azienda leader nella produzione di siluri, equipaggiamenti e droni subacquei facente parte del gruppo Leonardo – potrebbe essere venduta alla franco-tedesca KNDS. E’ a rischio il futuro di 500 lavoratori e famiglie livornesi (tra dipendenti e impiegati nell’indotto) e, purtroppo, sappiamo bene cosa può succedere se una nostra azienda passa a una proprietà straniera. La legge anti-delocalizzazioni è ormai finita nel dimenticatoio. Come temevamo, è stata soltanto utile a Giani per ritagliarsi una fetta di notorietà.

Non possiamo accettare che un’azienda partecipata dal MEF – come Leonardo – metta sul mercato, al pari di una semplice vicenda finanziaria, un patrimonio di competenze come quello della ex Wass. Ed è ulteriormente inaccettabile che il Governo non intervenga nella contrattazione tra Leonardo e Fincantieri che si è dimostrata interessata all’acquisto. Qui è in ballo la nostra sovranità nazionale e la tutela del ruolo dell’Italia in Europa”.

Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e Andrea Romiti, capogruppo FdI in Consiglio comunale a Livorno.

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