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“Sul tema dei rincari delle bollette energetiche questo governo manca di una strategia nazionale che vada oltre il contingente. E non potrà che essere così finchè ci sarà una maggioranza raffazzonata non in grado di avere una unitaria visione strategica della Nazione. Infatti, è alquanto singolare che il governo prima annunci l’aumento delle bollette e poi stanzi qualche miliardo, ovviamente a debito. E questo soltanto per far credere che senza il suo intervento il rincaro sarebbe stato anche più alto”.
Così il senatore di FdI Luca De Carlo durante la discussione in Aula sul dl bollette.
“L’aumento delle bollette inoltre, non colpisce soltanto le famiglie, ma anche il mondo del lavoro. Si pensi agli artigiani di Murano che a fronte di un aumento del costo del gas del 400 per cento hanno avuto come unica magra rassicurazione che dal 2023 le bollette torneranno ai livelli del 2020, il tutto senza una politica di pianificazione. O ancora, si vuole far passare che la speculazione sui prezzi agricoli sia colpa degli agricoltori mentre in realtà è una categoria schiacciata dalla filiera che si è vista approvare una legge sulle pratiche sleali, che altro non è che una cartina di tornasole che non risolve il problema della fissazione del prezzo minimo. Anche in questi casi ciò che manca è la strategia. E come se non bastasse oltre alla mazzata sulle bollette il governo ha deciso anche di mettere nuove risorse al reddito di cittadinanza, acuendo la crisi delle imprese che non trovano forza lavoro perché c’è il governo che paga le persone per stare a casa.

Un governo, insomma, che dimostra in ogni occasione di non essere né dalla parte dei cittadini né delle imprese” conclude il senatore De Carlo.

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