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“Sono curioso di vedere che cosa accadrà  tra la  Bielorussia e la Polonia, i cui confini sono adeguatamente attenzionati dall’Ue perché prima tappa verso le nazioni più ricche, come la Germania. La mobilitazione che l’Ue sta mettendo in campo per difendere i confini polacchi non sembra la stessa usata per presidiare i confini meridionali dell’Europa, quelli italiani appunto. L’Europa sta subendo passivamente le iniziative geopolitiche negative di altre potenze internazionali, per questo deve recuperare protagonismo e combattere contro la sete, la fame, l’insalubrità nel continente africano, contro il neocolonialismo, contrastando l’avanzata cinese. Rifiutare insomma di essere considerata il terminale dei flussi migratori del mondo, dall’Afghanistan alla Siria, dall’Iraq alla Libia, dall’Etiopia alla Tunisia, immigrazione per necessità e non per scelta che deve essere contrastata con rigore e con politiche internazionali di sviluppo”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia interpellato a Coffee Break sulle tensioni tra la Bielorussia e la Polonia e il rapporto tra Ue e  Africa sulle politiche migratorie. 

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