“Con la dura repressione e a suon di idranti e lacrimogeni delle pacifiche manifestazioni dei portuali di Trieste prima e con l’assurdo Daspo inflitto a Stefano Puzzer poi, il ministro Lamorgese ha fatto sì che lo Stato italiano venisse meno al rispetto di uno dei diritti inviolabili dei cittadini, quello della libertà di espressione e di manifestazione del pensiero, garantiti sia dalla nostra Costituzione (art. 21) sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (artt. 11 e 12). Peraltro tali misure non possono neppure essere giustificate dalla natura sovversiva delle proteste, poiché i manifestanti si appellano alla difesa del principio di non discriminazione previsto dalla Commissione nel regolamento sul Certificato Covid digitale e dalla stessa ribadito nelle risposte alle interrogazioni presentate dal sottoscritto in luglio e settembre. A prescindere da come uno la possa pensare su vaccini e passaporto sanitario, si tratta di una grave violazione di un diritto dei cittadini che oggi ho deciso di sottoporre alla Commissione europea, che tanto si prodiga in questo periodo nel richiamare duramente alcuni suoi Stati membri come la Polonia al rispetto dei valori europei, a fare altrettanto con un Governo italiano che si sta ponendo in conflitto con la sua stessa Costituzione e con i principi base stabiliti dalla Ue”.
Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr, Vincenzo Sofo, ha annunciato di aver presentato un’interrogazione alla Commissione Ue sul caso del foglio di via al leader dei portuali triestini Stefano Puzzer.