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“Nel giorno in cui sono state depositate in Corte di Cassazione le firme necessarie per il referendum sulla legalizzazione della cannabis, come Fratelli d’Italia annunciamo che, fin da oggi, saremo pronti a farci promotori del Comitato per il No Cannabis Legale, qualora la Corte Costituzionale si esprimesse favorevolmente rispetto all’ammissibilità del quesito. Insieme al presidente Giorgia Meloni e a Francesco Giubilei dell’Associazione Nazione Futura, abbiamo espresso forte preoccupazione rispetto a un referendum che favorisce il consumo di droghe oltre a promuovere comportamenti pericolosi che minacciano il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. In questo modo, si aggrava ulteriormente l’emergenza sociale che, già attualmente, vede l’Italia al primo posto in Europa per uso di cannabis tra i 15enni, al terzo nella popolazione generale e non si considera l’incremento di incidenti stradali per uso di droga, oggi prima causa di morte tra i giovani. Peraltro, non è vero che legalizzando la cannabis si combattono le mafie. La criminalità organizzata continuerà a produrre sostanze stupefacenti sempre più a basso costo e potenti. L’Italia ha bisogno di un incisivo e rapido cambiamento, sia educativo che culturale, che si opponga alla cultura della normalizzazione dell’uso di droghe che ha incentivato la diffusione dello sballo come unico modo di divertirsi. Come FDI ci batteremo sempre per una vita libera dalle droghe e saremo sempre al fianco di chi si impegna per difendere la vita e la salute delle persone”.
E’ quanto dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e responsabile nazionale del Dipartimento Dipendenze di FDI.

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