Proteggere fin da subito le coste calabresi e italiane conformemente a quanto sancito dai trattati europei; impedire che la scelta delle mete degli sbarchi illegali ricada su territori con forte presenza di organizzazioni criminali locali con comprovate attività in questo settore; indurre la Turchia a bloccare i flussi migratori clandestini provenienti dai suoi porti. E’ questo il contenuto di una interrogazione alla Commissione Ue presentata dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Vincenzo Sofo, cofirmata da Raffaele Fitto, copresidente del gruppo Ecr-FdI, e dagli eurodeputati FdI-Ecr Carlo Fidanza, Nicola Procaccini, Raffaele Stancanelli, Sergio Berlato e Giuseppe Milazzo. Da diversi mesi l’Italia subisce un incremento massiccio di immigrazione illegale a causa di un traffico di esseri umani proveniente soprattutto dalla Turchia e soccorso sempre più lontano dalle coste, talvolta addirittura in acque internazionali. La destinazione selezionata per lo sbarco è inoltre sempre più spesso la Calabria, – si legge nel testo – regione già afflitta da tassi di povertà e disoccupazione tra i più alti d’Europa e dalla presenza di potenti organizzazioni criminali di rilievo internazionale dedite anche al business dell’immigrazione clandestina. Esempio eclatante il comune di Roccella Ionica che – a fronte di 6.255 abitanti – ha dovuto gestire soltanto nel 2021 lo sbarco di 3.250 clandestini, con conseguente impiego ingente di forze dell’ordine così sottratte al contrasto alle altre attività delinquenziali in una delle province con il più alto indice di permeabilità alla criminalità organizzata in Italia.