“Quale futuro e quali risorse il Governo intende riservare al Dipartimento Lungodegenza di Anzio: un patrimonio architettonico, ambientale e sanitario che, nel tempo, è stato dimenticato e trascurato, anche in questo periodo di pandemia. Grazie al suo parco vicino al mare, infatti, poteva e può rappresentare un presidio prezioso per la sanità militare e di sostegno per il sistema sanitario nazionale”, dichiara Salvatore Deidda, Capogruppo di FdI in Commissione Difesa che, proprio qualche settimana fa, ha visitato la struttura e ha presentato – insieme al collega Marco Silvestroni – una interrogazione ai Ministri della Difesa e della Sanità
“Il complesso – proseguono Deidda e Silvestroni – presenta ambulatori per varie specialità mediche che potrebbero dare risposte alla cittadinanza e l’abbattimento delle liste d’attesa: ginecologia, radiologia, cardiologia e un laboratorio analisi che andrebbero valorizzati e resi subito disponibili, ma che necessitano personale per poter essere avviati. Ci sono anche posti letto e un ambiente ideale per la riabilitazione. Serve crederci e per trovare le risorse basterebbe aprire ai militari, alle loro famiglie ma anche ai cittadini che, attraverso l’autofinanziamento, aiuterebbero tutto il Sistema Sanitario Nazionale”, concludono gli esponenti di FdI