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“I reati di inquinamento ambientale contestati a tutta la dirigenza di AeA, società partecipata dai consorzi industriali di Frosinone e Cassino e concessionaria della gestione delle reti idriche e degli impianti di depurazione di ASI e COSILAM, conferma le nostre critiche alla governance della società, al centro di processi di privatizzazione, ed alla gestione di questi anni. Una malagestione da noi denunciata anche per il depuratore di Ceccano, impianto al centro di manifestazioni di protesta e che si è dimostrato inadeguato a gestire sia i reflui civili che industriali. Questa vicenda preoccupa per il contesto di forte criticità in cui si trova l’ambiente nella nostra provincia, afflitta da problemi irrisolti ormai da decenni: la mancata bonifica della Valle del Sacco, l’inquinamento atmosferico, l’assenza di un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti ed il forte deficit infrastrutturale. A tutto ciò, si aggiunge la miopia del governo regionale che è la causa principale dell’assenza di un quadro normativo chiaro in materia ambientale che penalizza gli imprenditori seri ed avvantaggia gli speculatori. Tutte cose che ho segnalato al ministro Costa. Da paladino della Terra dei Fuochi a bello addormentato nel bosco”.

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