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Cade anche la Regione, che da oggi parlerà nei suoi vertici fondamentali solo tedesco. E gli alleati non fiatano, anzi fiatano ma vengono fatti zittire. Caduto nel vuoto l’appello alla Lega sia di Bolzano che di Trento, che pure un accenno subito represso di dissenso aveva mosso, a Forza Italia ed alla Civica di Gottardi sino al Patt: la Svp impone la linea etnica (la propria) a tutti. Segretario generale della Regione e segretario generale del Consiglio regionale saranno per futuro solo di lingua tedesca. O almeno non ci sarà alcuna clausola di garanzia perché ciò non accada.

Una Waterloo per il gruppo italiano.

L’occasione fornita dalla modifica del regolamento quadro per le assunzioni in Consiglio regionale.

E non appare ragionevole né giustificabile che in Regione sia la figura del segretario generale del Consiglio regionale che quella del segretario generale della giunta appartengano entrambe al gruppo linguistico tedesco.

Insomma la Svp acchiappatutto è riuscita a ottenere nel passato sia con le amministrazioni di centrosinistra che con quelle attuali tutte le funzioni apicali per validissimi funzionari ma di lingua tedesca. E nulla è casuale in queste scelte. Così da lasciare al gruppo italiano altoatesino ed ai trentini poco quando il gruppo linguistico tedesco (applicando il loro metodo) in regione è minoranza.

Ora si tratta di ristabilire un giusto equilibrio, ha richiesto FdI. Ne va del diritto e della giusta rappresentanza linguistica.

Nulla da fare, oggi nessuno della Lega Alto Adige, di Forza Italia, del Patt è intervenuto. E così non è stata prevista alcuna clausola di garanzia perché le posizioni di vertice del gruppo italiano vengano salvaguardate. Un’ulteriore picconata alla Regione.

Il Gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia Trentino Alto Adige

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