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“Ancora una volta la sinistra e le lobby Lgbt tentano di imporre la propria visione ideologica. L’Unione europea non ha competenza per le politiche familiari, che sono e devono rimanere prerogativa degli Stati nazionali. Per questo siamo e saremo contrari ai contenuti  della risoluzione, approvata ieri dall’assemblea plenaria che prevede, tra l’altro, che i matrimoni o le unioni registrate formalizzate in uno Stato membro dovrebbero essere riconosciute in tutte le Nazioni Ue”. E’ quanto dichiara in una nota il Capodelegazione di Fdi-Ecr al Parlamento Europeo Carlo Fidanza. “Siamo convinti infatti che l’Unione non debba interferire in queste materie e che si debba rispettare l’autonomia degli Stati membri. A tal proposito riteniamo pericoloso il passaggio della risoluzione nel quale vengono richieste misure contro Ungheria, Polonia e Romania: l’accusa che in questi paesi non vengano rispettati di diritti della comunità Lgbtiq è una mistificazione della realtà. Nonostante i continui tentativi dell’Unione europea di interferire in queste materie, noi non cediamo e continueremo a batterci per i nostri valori e per la liberta’ dei popoli e dei cittadini”.

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