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“Ben venga la direttiva di Draghi – firmata proprio nella ricorrenza della strage di Bologna – che va a desecretare e a versare agli Archivi dello Stato i documenti relativi ad alcuni episodi molto bui della storia d’Italia, tra i quali l’attentato al treno Italicus.

Ma siamo sicuri che è necessario fare molto di più per dare giustizia alle vittime e pace al dolore dei loro familiari: bisogna, innanzitutto, abbandonare l’ossessione del marchio “nero ad ogni costo” delle stragi di quegli anni drammatici e violenti.

La “pista nera oltre ogni ragionevole dubbio” infatti, oltre che essere stata smentita da molti atti processuali, indagini giornalistiche e documenti ufficiali delle Commissioni Parlamentari d’inchiesta succedutesi in questi anni, non restituisce dignità al dramma vissuto da queste famiglie, offendendo la memoria dell’ingiusta perdita subita e pregiudicando la possibilità di conoscere come esattamente si sono svolti i fatti, gli esecutori materiali e i mandanti.

La sinistra non perseveri nell’atteggiamento colpevole e inaccettabile di fare battaglie ideologicopolitiche sulla pelle delle Vittime!!

Mi auguro, pertanto, che il Parlamento approvi al più presto l’istituzione della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle connessioni del terrorismo interno e internazionale con le stragi avvenute in Italia dal 1953 al 1989 e sulle attività svolte dai servizi segreti nazionali e stranieri”, come più volte chiesto da Fratelli d’Italia in questa Legislatura.

La Verità prima dei meri interessi di bottega!!”

Lo scrive in una nota Cinzia Pellegrino – Coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI – nel 47esimo anniversario dell’attentato al treno Italicus.

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