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“Per la prima volta Amazon atterra nella città storica e lo fa comprando il deposito dell’Atac di piazza Ragusa, un immobile di 16 mila metri quadri costruito tra gli anni 20 e 50, uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura dei trasporti dei primi anni del ‘900. L’immobile, a quanto ci risulta, dovrebbe essere sottoposto a vincolo di interesse storico e artistico, secondo quanto emerge dall’avviso di vendita curato dal notaio Basille nel quale si legge che ‘Il complesso immobiliare è stato sottoposto a Decreto di Vincolo per interesse storico e artistico ai sensi dell’art 10, comma 1 del D. Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 e ss.mm. ii. emanato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio’.
Amazon ha partecipato da sola  a un’asta indetta dall’Atac  accaparrandoselo con appena 10 mln 500milia euro ovvero 656 euro a metro quadrato. Roba da sentirsi male. Sarebbe la prima volta che si consente al gigante del commercio elettronico di entrare nella città storica con una piattaforma logistica, da sempre infatti Mr. Bezos aveva accettato di rispettare le indicazioni urbanistiche operando nelle aree industriali come Passo Corese, Polo tecnologico tiburtino, Colleferro. Ora qualcuno gli ha forse lasciato intendere che se i cinesi vendono all’ingrosso nel Rione umbertino all’Esquilino gli americani possono inscatolare prodotti commerciali nel cuore di un quartiere razionalista. Troppe sono le ombre su questa operazione, molte delle quali sono in capo al sindaco Raggi: perché il Comune non ha esercitato il diritto di prelazione? Sembrava fosse interessato ad acquistarlo. Poi: se questa struttura diventa hub logistico di Amazon è evidentemente incompatibile con i vincoli e con la vocazione della città storica, che non prevede al suo interno inanimati snodi logistici. L’operazione va fermata dalle sovrintendenze, dal Ministri Franceschini e dal sindaco in carica, con opportune norme di salvaguardia. E contestualmente vanno bloccate analoghe trasformazioni attenzionate dal magnate statunitense, inappagabile al punto da ambire allo stravolgimento urbanistico di Roma”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha presentato un’interrogazione al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. 

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