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“In tema di giustizia l’obiettivo di riduzione dei tempi dei processi, che il ministro Cartabia ci ha annunciato e che ci ha chiesto l’Europa, è fondamentale per ottenere i successivi fondi del Pnrr. Peccato che la risposta del governo per ottenere questo risultato è una riforma del processo penale impantanata nelle liti interne della maggioranza e una riforma del processo civile costruita, probabilmente, da teorici che vivono dentro i ministeri ma che non hanno mai messo piede in un’Aula di giustizia”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Giustizia Alberto Balboni durante la discussione in Aula del decreto PA.

“Insieme a queste due riforme, ‘sprecate’, il governo ci propone anche un enorme potenziamento dell’ufficio del processo con assunti a tempo determinato. Si pensa di ridurre i tempi della giustizia inserendo precari per due anni, considerando che non esistono nemmeno gli spazi fisici per inserirli? Oltre ad essere in dubbio anche il ruolo per il quale sarebbero inseriti. Invece, sarebbe molto più logico assumere più giudici e rimandare nei tribunali i 250 magistrati distaccati nei ministeri”.

E, conclude il senatore Balboni: “Anche sulla precarietà dei magistrati onorari si riscontra una grave inadempienza da parte del ministro Cartabia. Insomma, se questo è il modo in cui il governo pensa di risolvere i problemi della giustizia italiana, noi siamo molto preoccupati”.

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