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“Durante l’audizione del ministro Patuanelli in Commissione Agricoltura per fare il punto sulla nuova PAC abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sullo stato di avanzamento del PSN (Piano Strategico Nazionale) a pochi mesi ormai dalla presentazione e di cui sappiamo poco e niente. E siamo anche preoccupati dalla contrapposizione evidenziata dal ministro sui rapporti fra Stato e Regioni e dalla riduzione delle risorse. A sua volta non condividiamo l’ottimismo del ministro in quanto il PNRR compensa questa riduzione, per il semplice motivo che le risorse del PNRR sono risorse eccezionali e una tantum, non intervenendo però sulle riduzioni specifiche della PAC”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura.

“Nel corso dell’audizione, continua il senatore di FdI, abbiamo parlato di condizionabilità ambientale, rilevando che la questione è che non si vogliono affrontare le problematiche dei danni da fauna selvatica, causate da una eccessiva presenza soprattutto di ungulati che determina squilibri faunistici ormai impattanti. Dobbiamo essere consapevoli che l’Italia è il paese con un’agricoltura green migliore sia a livello europeo che mondiale e che quindi Bruxelles su questo punto ha poco da insegnarci. Piuttosto, occorre aiutare gli agricoltori a mantenere questa specificità attraverso la semplificazione e la riduzione della burocrazia, e controllo puntuali.

“Altro tema fondamentale è quello della redditività agricola che passa, da una parte, da una migliore distribuzione del reddito all’interno delle varie filiere e, dall’altra, da politiche chiare e determinate a contrastare l’Italia sounding e il Nutriscore, chiedendo la posizione del governo su questo tema, e tutelare il Made in Italy. Senza dimenticare la questione dell’attuazione delle direttive sulle pratiche sleali che in alcune filiere, se non ben accompagnate, rischiamo di farle implodere sul piano finanziario. Infine, abbiamo chiesto al ministro di porre attenzione sulla questione dei lavoratori stagionali extra europei, dove la vaccinazione al Covid avviene con il ricorso a vaccini non riconosciuti dal nostro Paese e che quindi rischia di escluderli dai relativi green pass; e questo anche perchè l’agricoltura non ha bisogno di sanatorie ma di specializzazione”, conclude il senatore La Pietra.

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