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“Non si sono fatte attendere le prime ricadute economiche negative a seguito dell’annuncio del  governo sul Green pass.  Come Fratelli d’Italia abbiamo pubblicamente denunciato il rischio delle ricadute su interi comparti turistici in piena stagione estiva . La maggior parte dei parchi divertimento sta ricevendo ondate di disdette e richieste di risarcimento da parte dei clienti, che avevano acquistato biglietti e abbonamenti che erano stati messi in prevendita per rispettare il numero di presenze contemporanee ed evitare assembramenti alle casse.  Inoltre, è incomprensibile l’obbligo del certificato per queste attività che hanno sempre adottato tutti i protocolli di sicurezza,  in quanto sono svolte all’aperto  esattamente come  parchi  o piscine dove non vi è nessun obbligo. Un comparto con oltre 230 aziende che impiega oltre 25mila dipendenti tra fissi e stagionali e con un fatturato annuo riferito al 2019 di 450 milioni di euro che sale a 2 miliardi se si considera l’indotto tra hotel , ristoranti e servizi nelle vicinanze dei parchi. Un settore già fortemente penalizzato dalla lunga inattività  causa pandemia che rischia di ricevere un colpo fatale proprio nel momento stesso in cui era in ripresa”.

Lo dichiara Lino Ricchiuti – Vice responsabile nazionale Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia 

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