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“Tra poco meno di due mesi riapriranno le scuole in Italia. Da Conte a Draghi i governi si susseguono ed è inaccettabile che a un anno e mezzo dall’emergenza pandemica ci sia incertezza sulla scuola in presenza. Lo Stato deve onorare i suoi obblighi e garantire le misure necessarie per dare socialità e istruzione alla comunità educante.

È surreale che a tutt’oggi non si siano fatti accordi con le scuole paritarie per aumentare l’offerta di spazi didattici né si siano messi soldi sulla ristrutturazione degli edifici e la riapertura delle aule chiuse. È da irresponsabili non attivare in grande scala convenzioni per integrare il trasporto pubblico con i pullman privati. È miope non finanziare la santificazione degli ambienti scolastici, del trasporto, degli uffici pubblici e dei luoghi di lavoro. Si spinge solo sul tasto della vaccinazione in un braccio di ferro stupido con scettici e no vax, facendo il loro gioco. Ora sotto attacco ci sono gli insegnanti, quasi dipendesse da loro il contenimento delle varianti Covid attraverso la vaccinazione delle poche migliaia che non si sono ancora vaccinati.

Se le scuole non riapriranno in presenza sarà certificato il fallimento di Draghi, dopo quello di Conte, entrambi incapaci di far convivere l’irrinunciabile diritto allo studio con la difesa della salute dei cittadini”.

 

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

 

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