“In un momento di grande crisi internazionale è doveroso che il governo faccia chiarezza sull’uso del green pass in alberghi e ristoranti, per evitare di far pagare sempre al settore turistico le conseguenze delle misure anti-Covid. Da sempre e per primo Fratelli d’Italia si è detto favorevole a questa certificazione per favorire gli spostamenti tra Nazioni europee, uniformando le normative. Siamo però contrari all’utilizzo di questo documento per accedere in bar e locali della ristorazione, perché in questo modo non si aiuta il comparto e si crea enorme confusione: non si comprende, ad esempio, se un ospite che alloggia in un hotel, per cui non è richiesto il green pass, possa mangiare o meno in quella struttura. FDI chiede al governo anche di consentire l’accesso in Italia a tutti quei turisti vaccinati con qualsiasi tipo di vaccino e che per questo non possono ottenere la certificazione. È assurdo che pur avendo sviluppato gli anticorpi al virus non possano arrivare nel nostro paese e accedere a servizi come musei e teatri. Senza dimenticare la fascia d’età 12-18 anni per la quale dovrebbe essere prevista l’istituzione di unità mobili per i tamponi, da condividere con ogni regione, per evitare di escluderli dalla vita sociale. Fratelli d’Italia pretende che l’esecutivo chiarisca questi aspetti per non condannare definitivamente un settore messo in ginocchio dalle discutibili scelte fatte in passato”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, Riccardo Zucconi membro della X Commissione della Camera, il responsabile nazionale dipartimento Turismo FDI, Gianluca Caramanna, il presidente della Regione Marche con delega al Turismo, Francesco Acquaroli, e gli assessori regionali al Turismo di Lombardia, Lara Magoni, Liguria, Gianni Berrino, Calabria, Fausto Orsomarso,Sicilia, Manlio Messina.