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“Siamo in clamoroso ritardo con la digitalizzazione del servizio sanitario. È dall’inizio del secolo che parliamo di telemedicina, telechirurgia, ma il decisore politico è in ritardo in tema di infrastruttura zione. Il piano banda ultra larga ha subito ritardi pesantissimi, il 5G stenta a decollare. Le “televisite” crescono solo perché obbligate dall’emergenza COVID, le visite di malati cronici sono remotizzate solo per il 20%. I dati, personali e sensibili, non sono custoditi con cura in moderni e sicuri cloud. Il fascicolo sanitario digitale stenta a decollare. Insomma, occorre utilizzare al meglio le risorse del PNRR per modernizzare il servizio sanitario, per sganciarci dal retaggio dei supporti cartacei e dei luoghi “fisici” dove custodire i dati, per risparmiare denaro e migliorare le prestazioni sanitarie erogate agli italiani”.

Così Alessio Butti, deputato e responsabile Tlc di Fratelli d’Italia intervenendo al convegno “PNRR e Sanità: un’opportunità di sviluppo o un’occasione persa?”, organizzato a Roma da FDI.

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