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“Proprio in queste ore a Palermo l’avvocatura istituzionale e associativa sta denunciando un atto di miopia organizzativa che si ripercuoterà sul lavoro di migliaia di avvocati e, con essi, sulla qualità dell’amministrazione della giustizia in danno dei cittadini: il trasferimento degli uffici giudiziari dal palazzo ex EAS alla via Orsini, quindi al di fuori della cittadella giudiziaria, con disagi inimmaginabili a sintomo del degrado in cui versa la logistica giudiziaria italiana. Ho presentato un emendamento – che purtroppo la maggioranza ha respinto – che avrebbe consentito di migliorare le condizioni dei palazzi di giustizia perché prevedeva maggiori stanziamenti per il loro ammodernamento e la messa in sicurezza. Non è pensabile continuare ad amministrare la giustizia in aule fatiscenti, non sicure e comunque inadeguate al prestigio della Nazione. Dal crollo di porzioni del soffitto dell’aula bunker di Trapani (con conseguente rinvio di importanti processi) che solo perché accaduto in orario notturno non ha causato danni alle persone, passando per il folle trasferimento degli uffici del palazzo ex EAS, in Sicilia è indifferibile un intervento massiccio di messa in sicurezza e ammodernamento dei palazzi di giustizia. A ciò era finalizzato il mio emendamento che la maggioranza ha respinto”.


Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FDI in commissione Giustizia.

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