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“Il ministro Gelmini tenga fede a quanto promesso il giorno successivo al suo insediamento, quando nella Commissione bicamerale questioni regionali su mia sollecitazione si impegnò a nominare i due membri governativi della Commissione paritetica per consentire la completa attuazione dello Statuto regionale siciliano. Sono 76 anni che la Sicilia attende, una vergona italiana che deve avere termine”.

A dirlo la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, componente della Commissione parlamentare questioni regionali, che ha partecipato nella sede del Consiglio regionale della Lombardia a un tavolo di lavoro con gli altri membri della Commissione.

“A Milano, continua la senatrice, abbiamo fatto un punto della situazione sul piano legislativo e burocratico-amministrativo riguardo il cosiddetto ‘regionalismo differenziato,’ così come previsto dal comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione, che attende ancora il decreto attuativo. Da tempo regioni come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, alle quali si sono aggiunte anche altre, chiedono il via libera all’autonomia differenziata rafforzata. Ritengo che se si arrivasse a definire i livelli essenziali di prestazione, ad esempio su Università, Sanità e pure Sicurezza, a livello nazionale; se si redigessero i decreti attuativi mancanti; e se si stabilisse in tempi celeri l’iter normativo più congeniale nel rispetto della nostra Costituzione, la tutela delle identità regionali non sarebbe messa a repentaglio mentre sul piano burocratico Ministero e Partecipate sarebbero alleggerite”.

“Per questa ragione mi auguro che il ministro Gelmini voglia ascoltare quanto da tempo chiedono le Regioni, e soprattutto consentire alla Regione Siciliana di completare il suo percorso istituzionale” conclude la senatrice Drago.

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